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Ship To Another Country“holy scent” la nuova collezione inverno 2024 ! | iscriviti alla nostra newsletter: per te, uno sconto speciale sul tuo primo ordine
“corde vocali” nasce dall’incontro tra giada forte e pauline guerrier per esplorare l’identità umana nella sua genesi. partendo dall’anatomia delle corde vocali che prende vita nelle opere dell’artista, giada forte e pauline guerrier plasmano, dalle loro personali prospettive, l’organo fonetico. il potere evocativo e simbolico della voce sta nel fatto che essa costituisce l’identità, un riflesso dell’anima, l’impronta delle nostre emozioni. questa collaborazione ci invita a capovolgere la nostra visione personale e a considerare la persona andando al di là dell’evidenza e della sembianza fisica. giada e pauline rivolgono il loro sguardo all’esistenza. attraverso la loro visione artistica e simbolica, mettono in discussione l’identità nelle sue forme più intime: il corpo e la voce.
con il suo approccio meditativo pauline guerrier pone continui quesiti sui temi dell’identità, del corpo e dello spirito. le sue creazioni mostrano le relazioni umane attraverso il tempo, lo spazio e le origini. “rendere visibile l’invisibile”. le opere corde vocali, realizzate interamente a mano, attestano uno studio quasi scientifico della fisiologia della laringe. i diversi modelli esposti svelano un approccio tridimensionale, che rende omaggio alle cavità di risonanza, le increspature e le forme di questa complessa parte del corpo.
per la realizzazione di queste opere pauline utilizza ed interpreta i tessuti dell’archivio forte_forte, accuratamente selezionati da lei stessa. materie prime resistenti ma anche setose e fragili, allusioni ai tessuti che rivestono l’anatomia. pauline dona uno sguardo vivace ma delicato, chefa da eco alle vibrazioni delle corde vocali, cercando di svelarne i misteri. questo lavoro è presentato sotto forma di pannelli decorati, alla ricerca di paesaggi astratti segnati da curve e linee che simboleggiano voce, suono, natura e vita. i 14 tableau sono divisi in 3 scene: nascita, mutazione, accettazione. i primi, alti circa 2 metri, sono seguiti da composizioni di diversi pannelli che creano opere di larghezza fino a 5 metri per alcune e 4 metri di altezza per altre. ogni nastro di tessuto, strappato con precisione e poi meticolosamente pieghettato e assemblato a strati, forma altrettante linee di fuga che percorrono queste opere monumentali disegnando sottilmente la ruvidità e la bellezza delle cordevocali.
la naissance
acte 1, scène 1, tableau 1, 2019
acte 1, scène 1, tableau 2, 2019
acte 1, scène 1, tableau 3, 2019
trittico realizzato in tessuti d’archivio forte_forte:
lana, organza, seta, cotone strappati a mano.
sovrapposizione e montaggio su legno.
formato 147x192 cm per opera singola.
la naissance
acte 1, scène 2, tableau 1, 2019
acte 1, scène 2, tableau 2, 2019
dittico realizzato in tessuti d’archivio forte_forte:
lana, organza, seta, cotone strappati a mano.
sovrapposizione e montaggio su legno.
formato 180x240 cm per opera singola.
la mue
acte 2, scène 1, tableau 1, 2019
acte 2, scène 1, tableau 2, 2019
acte 2, scène 1, tableau 3, 2019
acte 2, scène 2, tableau 4, 2019
polittico formato da quattro opere
realizzato in tessuti d’archivio forte_forte:
lana, organza, seta, cotone strappati a mano.
sovrapposizione e montaggio su legno.
formato 130x190 cm per opera singola.
l’acceptation
acte 3, scène 1, tableau 1, 2019
opera realizzata in tessuti d’archivio forte_forte:
lana, organza, seta, cotone strappati a mano.
sovrapposizione e montaggio su legno.
formato 155x217 cm.
l’acceptation
acte 3, scène 2, tableau 1, 2019
acte 3, scène 2, tableau 2, 2019
acte 3, scène 2, tableau 3, 2019
acte 3, scène 2, tableau 4, 2019
polittico formato da quattro opere
realizzato in tessuti d’archivio forte_forte:
lana, organza, seta, cotone strappati a mano.
sovrapposizione e montaggio su legno.
formato 114,5x206 cm per opera singola.
giada forte immagina una collezione che gioca con gli stereotipi femminili e maschili, proponendo così un’estensione del corpo ai limiti delle due identità, tradotte in una sfera intima e sensuale. la capsule corde vocali, composta da 14 pezzi, esalta e rivoluziona il guardaroba iconico dell’uomo e della donna. gli abiti vengono deco-struiti e ricomposti: l’interno vive all’esterno, l’impercettibile si rivela. si intuisce l’imperfezione delle rifiniture artigianali, una confezione che si rende a sua volta testimone di umanità. jacquards tessuti in lino, tele di cotone malfilé, organza di seta, popeline croccante... materiali naturali e contrastanti che manifestano la loro autenticità. nelle trasparenze, le fibre di tessuto si sovrappongono a quelle della pelle per dare vita alle forme. il trench da uomo è visto come un’allegoria: spalle destrutturate, tramato in lino e seta con maniche in organza trasparente.
questo gioco di materiali contrastanti dove la delicatezza si oppone al vigore, sfugge a qualsiasi classificazione. colori scuri come nero e blu notte sono in contrasto con le sfumature tenui e femminili del cipria e dell’ecru. l’iridescenza ne riflette lo scintillio mentre gli arabeschi, stampati e ricamati, raccontano il movimento delle opere di pauline. una sinfonia visiva che esalta una forma di libertà e suggerisce la consapevolezza e l’eleganza di un genere che non è né maschile né femminile.
la camicia a ruota
“l’innocence”
7458_my shirt
camicia in organza di seta con collo riga lurex e volants.
composizione organica di toni e colori.
il pantalone a uomo
“liberté d’être”
7453_my pants
pantaloni dal taglio maschile in georgette di viscosa con bande smoking in raso. tasche in chiffon di seta oro.
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il body laminato
“le corps”
7457_my top
body stretch in jersey laminato con dettagli taglio vivo.
la camicia in tulle
“le reflet de l’âme”
7460_my shirt
camicia in tulle rifinita con taglio a vivo; sul collo, “froissé” in garza fiammata e chiffon
iridescente plissettato.
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la gonna in tulle
“la réflexion”
7461_my skirt
gonna in tulle iridescente e chiffon con composizione patchwork. cinturino in fettuccia di
cotone con dettaglio in organza.
il gilet in organza
“l’imperceptible”
7455_my jacket
gilet in organza con dettagli in raso di seta cloquet.
l’interno vive all’esterno.
la gonna plissé
“les vibrations”
7459_my skirt
gonna in seta plissé con motivi intersecati come nella composizione dell’artista: habotai
di seta, chiffon lurex, raso cloquet, garza fiammata.
la giacca maschile
“le dualisme”
7451_my jacket
giacca a uomo in tela malfilé, dettagli interni in organza
con rifiniture in filo metallico.
la camicia smoking
“l’imperfection,
masculinité et féminité se rencontrent”
7454_my shirt
camicia in popeline di cotone rigato con dettaglio in seta iridescente lavorato a micro
piegoline. polsi asimmetrici, in seta e garza fiammata.
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il pantalone a uomo
“l’identité”
7452_my pants
pantalone maschile iconico in seta cloquet con dettagli smoking. cintura interna
artigianale in organza e jacquard. in vita corda tinta nel caffé e plissé iridescente.
la gonna in organza
“la fragilitè”
7456_my skirt
gonna di organza in plissé soleil con finiture taglio vivo.
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l’abito iridescente
“la voix”
7463_my dress
abito lungo in chiffon di seta e lurex con stampa ispirata a “la naissance” di pauline
guerrier.
il trench jacquard
“l’introspection”
7450_my coat
trench maschile in jacquard lino fiandra con maniche in organza di seta e finiture sartoriali;
fiore artigianale su revers e cintura intrecciata.
l’abito camicia
“l’émotion”
7462_my dress
abito in voile di cotone con gonna a balze in organza di seta. ricamo organico in fili di
lurex e cotone, stampa su organza. motivi ripresi da pauline guerrier.
all’interno di uno spazio modellato dalle opere e dagli abiti, erwin aros unisce la voce all’esperienza visiva; è un invito all’esplorazione dell’identità personale. la performance, pensata come un rito d’iniziazione, è composta da tre parti estratte da tre opere: “l’humana fragilità” di monteverdi, “tis nature’s voice” di henry purcell e “la barcheta” di reynaldo hahn. accompagnato da un piano, erwin aros arrangerà queste tre arie creandone una sola, proponendo un’armonia contemplativa in cui la voce (contro – tenore), arroccata tra gli acuti, è come sospesa. questa esperienza sonora giunge in profondità e lega ogni componente della mostra, esplorando temi contemporanei attraverso codici classici.
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