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108 draycott avenue
sw3 3ae london UK
+44 (0) 2075842757
store.london@forte-forte.com
melodia di materie e colori nella boutique londinese di forte_forte
narrare attraverso la materia, trasformando lo spazio in un cunto atmosferico ed emozionale attivato da una grammatica di texture poetiche e nuance peregrine. con l’inaugurazione della nuova boutique londinese, al numero 108 di draycott avenue, nel quartiere di chelsea, forte_forte continua il percorso affabulante iniziato a milano e proseguito a parigi. ogni nuova boutique, nata dal dialogo creativo tra giada forte e robert vattilana, è un capitolo che si aggiunge all’interezza della fabula, della quale trattiene lo spirito per declinarlo nell’unicità irripetibile del luogo.
a londra, l’armonia lirica e impalpabile che è la sigla di forte_forte ammorbidisce una architettura compatta e profonda, stemperandone la severità con un tocco lieve e femminile. l’ambiente, affusolato e longilineo, è un succedersi di sensazioni tattili e visive che dalla strada conducono per successive modulazioni ad un cortile aperto e inondato di luce: un piccolo giardino nel quale protagonista è un albero di acero giapponese dalla forma ampia, il cui mutare di foglie nel corso dell’anno segna con il colore l’alternanza delle stagioni, aggiungendo allo spazio la dimensione del tempo e la vitalità serena ma irrefrenabile della natura, il suo ciclo di generazione e rigenerazione.
un succedersi musicale di elementi permea gli interni. sulle pareti, il fraseggio è definito dai classici brick, i mattoni di argilla rosata associati all’edilizia cittadina, realizzati a mano e posati in un pattern di aggetti lievi e rientranze soavi che crea un delicato un gioco d’ombre pixellate, come luce filtrata dai disegni di un pizzo, passando senza soluzione di continuità dall’esterno all’interno. questa distesa materica, presente e tangibile quanto impalpabile, è ritmata da note di foglia d’oro e ceramica craquelè turchese che danno alla melodia visiva e cromatica un tocco sorprendente. lo spazio intero, sospeso sul pavimento di cotto dalla tonalità delicata della pelle, è acceso dal calore delle piccole imperfezioni di trattamenti e finiture realizzati a mano.
protagonista negli elementi d’arredo, nel banco della cassa, nel grande vaso scolpito, è il ceppo lombardo, dalla mano composita e tattile, opaco ed evanescente: una pietra associata al razionalismo italiano che crea contrasto con l’argilla dei mattoni. l’onice giallo, prezioso, scalda la narrativa cromatica, definendo un lungo gradino che, dietro la cassa, funge da elemento di display. l’ottone è il segno che ricorre nella grammatica materica di forte_forte, sigla calligrafica che disegna in leggerezza le appenderie, il perimetro degli specchi, gli oblò e la silhouette dei camerini, la geometria netta e ascensionale della scala sospesa, fatta di lame brillanti agganciate al soffitto dietro la cassa. la contrapposizione dei materiali stimola vista e tatto: l’impalpabilità trasparente delle tende, la mano voluttuosa del velluto capitonné dei camerini, accoglienti come boudoir ma chiusi da ante battenti, quasi industriali, d’ottone smerigliato, la presenza classica e mascolina della pelle delle sedute. trittici di specchio, chaise longue e poltrone dal disegno modernista conferiscono un senso di accogliente domesticità, sottolineato dalle piante di alocasia e monstera deliziosa, esotiche e lussureggianti, dal soffitto modulato che filtra la luce, dai vasi di vetro soffiato e dal portacandele allungati. lievi presenze artistiche, come accumulate durante viaggi e divagazioni, incantano e intrattengono: due piccole vedute marine, cartoline immaginarie di luoghi esotici e lontani, due sculture da tavolo dal profilo sinuoso, e poi le ceramiche di aldo londi per bitossi, colorate e sorprendenti, delicatamente kitsch.
la sensazione è di entrare in un luogo in movimento invece che statico, guidato da un senso di continua sorpresa e scoperta: un contenitore fluido, cangiante, nel quale l’armonia nasce dai contrasti, suggellati con tocco gentile ma assertivo.
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